18-19 agosto
Dolomiti di Tessa
Tempo complessivo escursione: 15,00 ore
Dislivello: 2406 m
Partenza ore 4:00 dal parcheggio del CRAL
Risaliamo ora la valle del Rio Valcanale fino ai 2400 me del Passo di Valgrande: ancora 180 m e avremo raggiunto i 2589 m della Forcella di Sopranes. Oltrepassati gli ometti di pietra che segnano il valico, intravvediamo i primi laghi, il Lago del Catino ed il Lago Lungo, far capolino nel verde dell’altopiano. Il sentiero 6 scende dapprima al Lago per poi proseguire fino allo splendido Lago Verde a 2342 m d’altitudine.
Si risale per una decina di minuti il sentiero 22 verso i Laghi di Latte: questo ulteriore piccolo sforzo è ampiamente ripagato dallo scenario del Lago Lungo, il più esteso dei laghi di Sopranes. Si prosegue fino a raggiungere i Laghi di Latte e con un breve e semplice tratto attrezzato si sale al Passo dei Laghi 2688 m ed al vicino Bivacco Lammer 2698 m. Seguendo i rocciosi pendii si sale al Passo di Lazins 2811 m sotto la Punta Rosa 3037 m, si scende lungo le serpentine fino al Lago di Tablà, attraversando poi in modo regolare le scarpate fino al rifugio Cima Fiammante 2259 m, posto sul fianco di estesi e ondulati pendii erbosi.
Dal rifugio si sale lungo la pietraia che, rapidamente, porta alla Johannesscharte 2854 m, uno stretto valico posto alla base della Cima Bianca Piccola 3059 m. Il sentiero, nella parte finale, è attrezzata con catene per agevolare la salita ed è consigliabile indossare il caschetto per
evitare scariche di pietre frequenti se la via è percorsa da altri escursionisti: questo tratto attrezzato, a ridosso della parete, risulta più protetto. Anche la prima parte di discesa è attrezzata con catene, un ripido ghiaione che porta al grande anfiteatro glaciale del Passo Gelato 2895 m, disceso il quale si arriva al rifugio Petrarca all’Altissima 2875 m che sorge a ridosso dell’omonima vetta di 3479 m, una delle cime raggiungibili senza aver bisogno di particolari capacità alpinistiche.
Dal rifugio si scende a Plan lungo l’erto costone roccioso fatto di blocchi di marmo, granito e scisti che si fratturano in grandi blocchi, risultando essere lunghe scalinate. Si arriva alla Malga Lazins 1858 m e poi al Maso Lazins 1772 m ormai a fondovalle: occorrerà attraversare poi tutto il paese per giungere al parcheggio perché, come avevamo notato all’arrivo, Plan è un abitato che ha vietato il transito a tutte le auto non autorizzate.
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