19 dicembre

La via dei Minatori - P.sso Manina



Tempo complessivo escursione: 4,00 ore

Dislivello complessivo: 500 m

Partenza ore 7:00 dal parcheggio del CRAL


Il passo della Manina è uno splendido balcone naturale a 360° sulle principali vette delle Alpi Orobie. Vi propongo di raggiungerlo con una facile escursione, fattibile anche con le ciaspole, con partenza da Nona, frazione di Vilminore di Scalve.
Per raggiungere il punto di partenza bisogna recarsi in Val di Scalve. Nona è la frazione più alta di Vilminore di Scalve 1341 m e si trova sullo storico percorso commerciale che univa la Val di Scalve con l'Alta Valle Seriana.

Si può cominciare la salita partendo dalla chiesa attraversando il nucleo storico della frazione seguendo la via Scultore Piccini, oppure seguendo la via S. Fermo per circa 200 m fino al piccolo parcheggio (quota 1352 m) ove detta via termina. In questo slargo arriva anche la via Scultore Piccini che sale dalla chiesa. Si prosegue ora su una comoda mulattiera nel bosco che dopo pochi minuti si innesta nella strada forestale che sale alle ex miniere.  Proseguiamo su detta strada che risale sul lato orografico sinistro la valle del torrente Nembo. Si continua con pendenza costante e si esce dal bosco, per arrivare alla zona delle ex baracche dei minatori (1637 m) ove sorge il rifugio (privato) Case Rosse del Gruppo Alpinistico Celadina. 
In prossimità di questo complesso di edifici prestare attenzione alla strada forestale che troviamo sulla sinistra e che scende un poco di quota per attraversare il fondo valle. E' questa che dobbiamo seguire.  
Attenzione perché il sentiero n°408 dal luglio 2019 non passa più dalle ex baracche dei minatori per salire al passo della Manina con percorso attraverso i pascoli, ma segue la più comoda via sul lato opposto della valle con un tracciato più definito. Dopo aver lasciato la strada che sale alle ex baracche sulla nostra destra, si prosegue per pochi metri in discesa per poi risalire dall'altro lato del fondo valle passando nei pressi di una baita. Si guadagna quota progressivamente attraversando le pendici del Monte Pizzol fino ad arrivare all'intaglio posto poco sotto alla chiesetta della Manina ove termina il sentiero 408 quota 179 m. Siamo in campo aperto ed il panorama diventa via via più grandioso, per raggiungere il suo apice al passo ed alla successiva chiesetta 1821 m.
A tutto tondo, è possibile ammirare le montagne più imponenti della bergamasca: girandosi verso la val di Scalve, si possono facilmente riconoscere la Presolana, il Pizzo Camino, il Pizzo di Petto ed il Barbarossa. Di fronte dominano le vette over 3000: il Pizzo di Coca, il Redorta ed il poco più basso (ma incredibilmente elegante) Diavolo di Tenda. Da un lato si impongono alla vista il Recastello, il Tre Confini ed il Monte Gleno; dall'altro, invece, si erge il Vigna Soliva, incombente sugli impianti sciistici di Lizzola.

  


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