Foto escursione lago di Garda: dalla terrazza panoramica sul lago alle onde del lago stesso

Nuova escursione nel territorio del Lago di Garda, questa volta vista lago: e che vista!

Della serie "Andiamo al lago, ma non ho voglia di fare salite"
Perfetto, dico io "Andiamo in discesa!"
Si parte da Pieve di Tremosine, raggiungendo il paesetto con la famosa Strada della Forra che da qualche tempo è stata riaperta con funzionamento a senso unico, a salire, dalle 10:00 alle 19:00. 
Ricordo che la facevo da ragazzo, con pochi anni di patente e molte poche auto in circolazione: non la ripercorrevo da all'ora, ma il ricordo di quei tornanti stretti con la montagna che sembra stringertisi addosso per impedirti il passaggio era rimasto ben vivo.
Trovato il parcheggio, tra il fortunoso e avventuroso, abbiamo fatto colazione in un bar nel piccolo centro, con già lo spettacolo della scogliera che scendeva dritta al lago davanti agli occhi.
Imboccata la scalinata rocciosa non restava altro da fare che scenderla riempiendoci gli occhi del cielo azzurro che accarezzava le onde rabbrividite del lago.
La discesa non è stata molto complicata, il cartello escursionisti esperti credo volesse dissuadere chi, trovandosi a passeggio e senza alcuna velleità, avesse voluto cimentarsi nella discesa senza preparazione o calzature adeguate: il lago è attraente e stimolante, ma ha sentieri che non vanno assolutamente sottovalutati!









Una grotta: la curiosità ci spinge ad entrare... sul fondo difficile da scorgere nella penombra generata dalla forte sole s'intravvede come delle assi orizzontali... un portone che chiude forse un locale anticamente adibito a chissà che cosa... ci avviciniamo, abbiamo la pila per le gallerie che avremmo trovato al ritorno, ma è nello zaino e la curiosità ci porta ad avanzare senza fermarci... luce, penombra, profondità di campo, tutto si mischia e inganna la vista rendendo la tridimensionalità un dipinto bidimensionale...
Arriviamo sul ciglio della strada, sbucando dalla grotta: ci troviamo nella lunga galleria che sale a Pieve di Tremosine, l'avevamo percorsa in auto, il "portone" non è altro che la parete opposta incorniciata dall'arco d'ingresso.
Non era ancora salito nessuno, il silenzio ci ha fatto fantasticare dipingendo quello che avremmo voluto scovare e non quello che stavamo realmente vedendo.
Eravamo pronti a stupirci.


Fin troppo presto terminiamo la parte di discesa che aveva morso la montagna ricavandosi un posto caparbiamente, ci ritroviamo sull'asfalto: la terrazza sul mare che è Campione del Garda già ben visibile.
Credo che nessun escursionista ami camminare sul cemento, ma questa escursione aveva dei presupposti "turistici" che ci ha fatto gradire anche questa vecchia strada in questa giornata di sole che sapeva già di primavera senza essere ancora trascorso l'inverno.




Ogni passo è una scoperta, ogni possibilità viene sfruttata






Infine arriviamo a Campione del Garda, graziosa località ancora deturpata dai ruderi del cotonificio e dai lavori di riqualificazione mai ultimati: è un vero peccato che un logo così caratteristico rimanga ancora ai margini, fermo nella sua elitaria cerchia di frequentatori.
Facciamo una breve pausa, francamente mi mette tristezza.




Eccolo qui il sentiero di rientro attraverso la Forra di San Michele, la parte avventurosa di questo itinerario quasi turistico, come sembrano sempre turistici, nell'animo, gli itinerari sul Lago di Garda per poi rivelarsi spettacolari e impegnativi.









Giungiamo al bivio a metà della forra troppo presto, tutta questa escursione è troppo veloce, i dislivelli inferiori del previsto. Deviamo dal sentiero per cercar di raggiungere un punto particolarmente panoramico dove pranzare: individuiamo uno sperone con un'evidente croce e ci dirigiamo verso di essa.
Purtroppo desistiamo: il promontorio è tutto ingabbiato da una rete di protezione, su cui è facile scivolare, e il sentiero per la croce un'azzardo che non intendiamo compiere.
Facciamo solo foto e proseguiamo.
Al termine del sentiero troveremo un ampio spazio prativo: pranzeremo su di un muretto, prenderemo il sole e raccoglieremo castagne, almeno alcuni di noi che si appesantiranno lo zaino.
C'è grande silenzio, il lago s'allunga sotto di noi.


Riprendiamo la salita da dove avevamo deviato e completeremo la salita lungo al Forra: questo, più della precedente discesa, è un sentiero per esperti, una cengia rocciosa che s'insinua sul fianco della parete assolata: il cavo è solo una sicurezza in caso di maltempo, si sale agevolmente senza timori.
Dopo il terrazzamento pieno di ulivi della località Lo, arriviamo a Pregasio: purtroppo c'era un'altra via per tornare a Pieve di Tremosine, più avventuroso, ma questa montagna, come purtroppo altre a tutte le quote, è fragile ed è chiuso per manutenzione e consolidamento. Percorreremo quindi il marciapiede della strada provinciale panoramica e termineremo la giornata allo stesso bar da cui era partita, completando l'anello escursionistico, panoramico, moderatamente avventuroso con un gustoso gelato artigianale.
Il lago di Garda fa sembrare ogni volta di essere in vacanza.









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