Foto escursione Monte Altissimo di Nago: il Lago di Garda dall'alto

Magico Lago di Garda.
C'è poco da fare, questo ampio comprensorio è così ricco e attrattivo che ogni stagione ha la sua attività prevalente... per chi, come noi, fa escursionismo ogni stagione è perfetta per raggiungere il lago e lasciar viaggiare la fantasia. La montagna più famosa è innegabilmente il Monte Baldo, questa lunga catena fatta di cime che accompagna la parte nord orientale del lago, là dove la forma delle sue acque si spinge a dividere forzatamente le due regioni, Lombardia e Veneto, che se ne contendono le sponde, andando a posare il capo in Trentino, a Riva. Queste acque, agitate da una brezza costante, si mischiano continuamente, così come si mischiano dialetti e abitudini e più su si sale lungo la sua caratteristica forma e meno di colgono, se non in qualche inflessione più dura, le diversità regionali e culturali: gente del lago... per noi, gente del Lago.
Qualche anno fa, in estate, avevo percorso, in due faticose giornate, le creste principali... quelle raggruppate, quelle chiaramente visibili anche da giù, dal lungolago da cui le avevo guardate e avevo immaginato quell'escursione.
Il Monte Altissimo di Nago rimane un pò discosto, un pò meno caratterizzato nella forma: non è aguzzo ma tozzo, non si fa riconoscere e discende lentamente verso Torbole. E' un monte che, con il vicino monte Varagna, fa più parte dell'altopiano di Brentonico, di cui rappresenta l'elevazione principale e che si estende alle sue spalle che del Gruppo del Monte Baldo di cui, realmente, rappresenta la parte settentrionale.
Tra i vari itinerari che portano fin lassù, ho scelto il più lungo perchè la salita va gustata, il panorama deve crescere lentamente, svelarsi piano piano e più è tortuoso il cammino e più di soddisfazione sarà l'arrivo, la scoperta della meta raggiunta. Questa volta, poi, avevamo un piacere in più ad attenderci... e ne eravamo tutti consapevoli: la vista del Lago dall'alto, adagiato ai nostri piedi.
Siamo quindi saliti dall'altopiano di Brentonico, da un piccolo borgo nascosto tra le sue pieghe a ridosso delle montagne che dovevamo salire, guadagnando facilmente quota aiutati dalla giornata fresca. Il Lago d'estate è torrido, ma si trova sempre il modo o l'escursione che ti fa dire "Vabbeh, è fin troppo caldo... ma il Lago è il Lago!"









Saliamo e ci conquistiamo l'arrivo.
Ritroviamo ancora la neve: questo è un mondo montano a parte, unico nel suo genere dove anche le stagioni fanno fatica a staccarsene. Ci sarà una dotta spiegazione scientifica a spiegare il perchè di tutto questo, a me fa piacere pensare che nulla finisce per davvero ma che si trasforma, cambia per ripresentarsi nuovamente.
Qui, al Lago e nei suoi dintorni, avviene più lentamente.













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