Foto escursione Malga Monte San Pietro
E' sempre antipatico spostare un'escursione per maltempo, peggio se il maltempo non è proprio così drammatico, ma è lì, tra il brutto e il pessimo... magari con qualche servizio meteo che azzarda qualche ora di tempo quasi soleggiato.
E' antipatico, perché sai che chi si è iscritto ha fatto delle scelte relativamente ai suoi impegni e quindi non è detto che la settimana successiva potrebbe essere ancora libero.
Più che antipatico è doloroso quando hai la certezza che qualcuno, a cui tieni, di certo non ci sarà la settimana dopo.
La montagna però è un ambiente che va percorso sempre con rispetto, inutile avventurarcisi per forza quando se ne può fare a meno.
La partenze dell'escursione è stata davvero giocosa, con nuovi amici che si sono aggiunti al gruppo rodato da tempo, desiderosi di vivere queste nostre esperienze in montagna andando a scovare luoghi di poco passaggio. L'anticipata sosta all'autogrill l'abbiamo fatta sulla linea del cambio nuvoloso: dietro di noi, verso la pianura veneta nuvole più o meno dense, davanti a noi, verso le montagne trento-altoatesine un cielo sempre più chiaro e limpido.
Peccato per chi non ha potuto essere con noi, ma la scelta... beh... l'abbiamo fatta giusta!
La mattina è giustamente fredda, secca ma il sole è quel capo in più che riscalda senza essere ancora invadente come in estate: fa morale sopratutto e di quello, morale e allegrezza, ne abbiamo avuto da vendere e da spendere per tutta la giornata.
Il sentiero, fino alla malga Laab 1653 m, è asfaltato: la via di accesso naturale alla malga aperta tutto l'anno. Man mano che saliamo, la neve caduta abbondantemente in questo inizio anno, riprende possesso del terreno, per cui calziamo le ciaspole per evitare cadute sul ghiaccio presente in ombra.
Troviamo anche il tempo per una breve proiezione cinematografica al Mountain Cinema: una cornice di legno aperta sulla valle e sulle alte montagne piene di neve.
Una burla? No, un'idea geniale, simpatica, forse un pò claunesca e goliardica, ma di certo il panorama che vediamo incorniciato acquisisce importanza... quel colpo d'occhio fotografico che riesce ad esaltare il particolare.
Ed eccoci qui, i due gruppi mischiati ormai impossibili da distinguere: non eravamo ancora giunti alla meta... non avevamo ancora assaggiato le specialità vegetariane/vegane di cui la malga è giustamente fiera... non eravamo ancora ridiscesi e poi risaliti al santuario di Pietralba... non avevamo ancora affrontato il lungo e dal passo sostenuto ritorno con il sole che cercava di resistere per illuminarci il rientro al parcheggio (che abbiamo aggirato, superato e poi faticosamente raggiunto su asfalto). Mancava ancora tutto questo, ma se avessimo fatto la foto prima di risalire in auto le espressioni sarebbero state le stesse, un pò tirate per alcuni, forse, e rese meno naturali dalla luce del flash a sconfiggere il buio del sole ormai tramontato... ma lo spirito, beh, quello era rimasto.
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