Cambio di destinazione escursione 16-17 settembre 2017
Contrariamente a quanto programmato, la destinazione dell'escursione del 16_17 settembre viene cambiata in:
Anello della Val Pellice
Tempo complessivo escursione: 8,30 ore
Dislivello: 1616 m
Partenza ore 5:00 dal parcheggio del CRAL
Dislivello: 1616 m
Partenza ore 5:00 dal parcheggio del CRAL
Dal rifugio Barbara Lowrie occorre superare la cerchia rocciosa che chiude la conca: attraversato il torrente si individua il canalino posto di fronte, che si risale con le svolte sempre più ravvicinate che portano ad un colletto su di una dorsale che si raggiunge con un ultimo ripido tratto. Piegando decisamente a sinistra, ci s’inoltra sempre più verso il fondo della valle dominata già dall’incombente mole del monte Meidassa con il vicino monte Granero. Lunghi tratti in piano, alternati ad altri dove si sale, consentono alla traccia di progredire e di guadagnare progressivamente quota percorrendo un’interminabile, ma piacevole traverso ascendente che supera via via alcuni valloncelli, uno molto scavato, nei quali scorre il rio. La traccia ben segnata, superato un primo tratto tra le rocce, si dirige verso il canalino posto a destra dell’ampia insellatura. Salendo il sentiero si restringe sino a che si raggiunge un punto attrezzato con catene che aiutano a superare un insidioso tratto dove occorre prestare la dovuta attenzione specie con neve o ghiacciato. Le svolte che seguono permettono infine di uscire al col Manzol mt. 2694.
Dal colle si può salire in vetta al monte percorrendo una traccia che non s’allontana molto dal crinale.
Si scende ora dalla parte opposta verso il piano dove è posto il lago Nero. Si continua sulla sempre ben segnata traccia che proseguendo giunge infine in vista del rifugio Monte Granero 2390 m a cui si perviene oltrepassando una zona dove sono frequenti le rocce montonate tipiche della parte alta della val Pellice.
Dal rifugio si scende, percorrendo la dorsale o la traccia che s’abbassa stando non lontana dal rio, e presto si raggiunge pian Sineive dove troviamo un cippo posto dal CAI a ricordo di aviatori periti in un incidente aereo. Si prosegue per la conca lungo il sentiero delle pietre o quello dei larici, che superano entrambi la barriera rocciosa che chiude verso monte l’ampia conca del Pra. Giunti al grande piano, superati diversi alpeggi, si perviene al rifugio Jervis 1742 m a cui si arriva al termine di una risalita. Con una lunga, ultima diagonale ascendente si esce infine nei pressi del giardino botanico dedicato a Peyronel che si può visitare. Ancora un breve tratto e subito si raggiunge il col Barant o Baracun 2383 m appena oltre il quale troviamo quello che può essere considerato il quarto rifugio della val Pellice. Si scende al sottostante pian delle Marmotte praticando gli ampi tornanti che si possono evitare con qualche comoda scorciatoia. Oltre il piano si prosegue incrociando sulla sinistra il bivio per l’alpeggio della Rossa con il sentiero che scende a valle. Aggirata una dorsale lo stradello si porta poi decisamente verso il vallone del Pis scendendo all’ampio parcheggio posto di poco sotto il rifugio. Ancora una breve, ripida salita e presto si raggiunge il rifugio Barbara dove questo lungo anello si chiude.
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