Foto escursione Sentiero Attrezzato Pojesi

Terza escursione in questo gruppo montuoso stretto tra la val Isarco e Recoaro, un gruppo denominato Piccole Dolomiti. Per chi crede che per "piccole" si intenda che tutto è minuscolo, sia come quota che come caratteristiche... beh, rimane decisamente sorpreso.
Di piccolo c'è solo l'estensione dell'area geografica e le quote, ma per il resto le "Piccole Dolomiti" hanno raccolto la parte più aspra, ruvida e faticosa delle titolate sorelle maggiori.
Temendo il gran caldo patito alcuni anni fa, siamo partiti di buon mattino e abbiamo raggiunto il rifugio Alpin Revolto: nubi scure in alto, ma un cielo azzurro dietro che prepotentemente intendeva riprendere il sopravvento.






Alle volte bisogna fidarsi, in tema di ferrate, più del titolo che di altro.
Il Sentiero Attrezzato Pojesi, o cengia di Pertica com'era definito su una mia pubblicazione, è più sentiero che ferrata di salita. La cengia incide il gruppo montuoso con molti saliscendi... saliscendi sia attrezzati che su sfasciumi molto faticosi: l'aspetto più ruvido delle "Piccole Dolomiti".
Mentre la giornata diventava via via più serena, la parete ci teneva in ombra rendendo agevole seguire il tortuoso percorso, mentre alle nostre spalle il panorama s'apriva con scorci imprevisti, mettendo a dura prova le nostre conoscenze geografiche.


Come previsto il libro di vetta, dove idealmente terminava la ferrata, era ben distante dalla fine vera e, paradossalmente, da quel punto in poi il cavo s'impennava dandoci, finalmente la soddisfazione di arrampicare un pò...


Raggiunto il Sentiero delle Bandierine si percorre una splendida cresta, fino alla cima della Madonnina 2140 m da cui abbiamo iniziato a intravvedere il rifugio Fraccaroli 2230 m, parzialmente nascosto da altri due rilievi da risalire.
Dalla cima della Madonnina, la giornata ormai divenuta serena, abbiamo potuto vedere la penisola di Sirmione, la lunga lingua di terra che s'insinua nel lago di Garda, la catena del Monte Baldo allungata al nostro fianco... punto di riferimento per capire la geografia a volo di uccello.


Giungere al rifugio Fraccaroli è sempre un piacere e questo itinerario è decisamente il più bello, appagante e, perchè no, faticoso che ho fatto.
Certo, c'è da fare il sentiero Pojesi, che non è certo adatto a tutti... anche se è sufficiente passo sicuro e assenza di vertiggini, oltre all'idonea attrezzatura per ferrata: il lungo sviluppo della cengia attrezzata e la sinuosa cresta che apriva via via la vista al Fraccaroli, caparbiamente appigliato sull'incrocio di creste, rendono l'escursione completa e paesaggisticamente molto sorprendente.
Un angolo di montagne... una piccola zona che, una volta scoperta, rimane prepotentemente nei ricordi. 







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