9 settembre 2017
Rifugio Carè Alto 2459 m
Tempo complessivo escursione: 7,00 ore
Dislivello: 1199 m
Partenza ore 5:00 dal parcheggio del CRAL
Partenza ore 5:00 dal parcheggio del CRAL
La Val di Borzago, raggiungibile da Pelugo o da Borzago, è l'accesso diretto e principale: in ore 3.30 per il sentiero n.213 ben segnalato, in ambiente assai vario e grandioso, porta al rifugio Caré Alto 2459 m.
Dal Pian della Sega in val di Borzago si prende la vecchia mulattiera nel bosco, a tratti interrotta da una strada forestale, e la si segue fino alla malga Coel di Pelugo 1440 m (ore 0.30) da dove parte la teleferica per il rifugio. Si prende il sentiero ben tracciato e si entra in un circo maestoso dominato da selvagge pareti e ripidissimi costoni; continuando con ripide e continue serpentine si arriva a un piccolo ponte dove il sentiero si biforca.
Si prende a sinistra seguendo le frequenti segnalazioni e si sale fino al ripiano di malga Zucal 1507 m e, senza toccare la malga, si continua per superare l'incombente gradino roccioso fino al fianco superiore dal quale inizia il lunghissimo crestone orientale del Carè Alto.
Qui il sentiero corre per un tratto pianeggiante verso sud, aggira il piede del crestone sopradetto sul lato della verde Val di Conca e riprende a salire fino a raggiungere il rifugio: ore 3.30.
I dintorni del rifugio sono ancora oggi un museo all’aperto della grande guerra, con camminamenti, trincee e residuati.
Nelle immediate vicinanze della costruzione il caratteristico passaggio detto "Bus del Gat" avvia l’alpinista alla salita ai ghiacciai del Làres e di Niscli, mentre poco sopra, sulla cresta Cerana, si trova ancora un cannone della prima guerra mondiale: lo si raggiunge in circa 1 ora di cammino dal rifugio.
Nei pressi del rifugio rimane un’ulteriore testimonianza della grande guerra: si tratta della piccola chiesa, costruita con tronchi di legno dai prigionieri russi.
Il ritorno sarà per lo stesso itinerario di salita.
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