Foto escursione Sentiero Attrezzato Sasse
La vita è sempre prodiga di imprevisti e noi dobbiamo, giocoforza, adattarci.
Svanito, con grande dispiacere, l'impegno personale che mi aveva spinto ad annullare l'escursione al Monte Antola, l'ultimo sabato di aprile s'apriva nel sole limpido che seguiva un venerdì carico di tensione lassù nel cielo: un bianco e nero drammatico che cancellava i colori della terra, nuvole cariche di promesse preoccupanti... e le previsioni meteo che, tutte concordi come mai avevo veduto prima, che indicavano con il sole la giornata prefestiva.
Che fare?
Troppo tardi per riorganizzare l'escursione sul Monte Antola, ma tempo utile per afferrare per i capelli il Sentiero Attrezzato Sasse, spinto al 6 maggio per cattivo tempo la settimana scorsa, e tirarlo in qua, all'ultima occasione d'aprile. Chi partecipa alle ferrate sono pochi nomi: un veloce giro di telefonate e qualche amico è libero da impegni.
Il Lago d'Idro.
Per me quel lago è solo una noia, un rallentamento tra casa e il Gruppo del Brenta laggiù in fondo, l'inizio delle piantagioni di VelOK arancioni che crescono come funghi su quella trafficatissima strada.
Ci sono passato tante volte lungo la sua sponda, con la mente a calcolare i tempi della gita rapportata ai lenti chilometri ancora da percorrere. Ci sono passato al mattino presto, il sole che baciava appena la strada che percorrevo e lasciava in ombra l'altra sponda boscosa nel suo mistero privo di interesse.
Il Sentiero Attrezzato Sasse si svolge proprio su quella sponda, per cui è stata una vera scoperta violare quel mistero personale che durava ormai da prima della mia adolescenza!
Il Sentiero Attrezzato Sasse non è una ferrata dove poter mettere alla prova coraggio, resistenza e tecnica d'arrampicata. E' un sentiero gradevole, insolito, da percorrere con la necessaria attrezzatura in virtù del terreno scivoloso tipico delle zone umide del sottobosco e per il costante pericolo di caduta sassi: il sentiero di ritorno, Sentiero dei Contrabbandieri, passa sopra lo sviluppo orizzontale della ferrata. E' l'opportunità, l'alibi oserei dire, per esplorare la sponda destra del lago d'Idro, quella che si vede sempre in ombra sbuffando irritazione... una sponda carica di sorprese.
Scopriamo, giunti alla fine del lago... contenti e divertiti... il Castello di San Giovanni di Bondone:
"Castel San Giovanni sovrasta il lago di Idro delle Giudicarie e fu il
punto di controllo del sistema viario tra il Chiese e il Garda
Sulla strada che porta da Baitoni a Bondone si trova il bastione naturale su cui fu costruito il castello S. Giovanni, proprietà per secoli della potente famiglia Lodron, che dominò la valle prima di espandersi nel resto del Trentino, in Austria e in Baviera. Con il passare del tempo e a causa degli eventi il castello è decaduto ma è rimasto a testimoniare un passato glorioso" (cit.)
Sulla strada che porta da Baitoni a Bondone si trova il bastione naturale su cui fu costruito il castello S. Giovanni, proprietà per secoli della potente famiglia Lodron, che dominò la valle prima di espandersi nel resto del Trentino, in Austria e in Baviera. Con il passare del tempo e a causa degli eventi il castello è decaduto ma è rimasto a testimoniare un passato glorioso" (cit.)
Scopriamo, all'inizio del Sentiero dei Contrabbandieri, un pannello illustrativo che ricorda il punto dove passava il confine austro-ungarico... troviamo anche un Sentiero dei Forti (Alta Via dei Forti) un trekking di più giorni lungo il periplo del lago d'Idro seguendo le linee delle fortificazioni della Prima Guerra Mondiale.
Troviamo molte cose interessanti in questo picoclo lembo da sempre, per me, osservato con irritazione e supponenza, ma invece carico di storia, panorami e sorprese.
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