Foto escursione 52 Gallerie: dove tutto ebbe inizo

15 Giugno 1997

Il Gruppo Escursionismo del CRAL Aziende Sanitarie Cremonesi compiva la sua prima escursione, la Strada delle 52 Gallerie del Pasubio. Da allora le escursioni hanno toccato molte valli, molte cime e molti rifugi... salite e discese più o meno impegnative... ferrate aeree e ciapsolate anche al chiaro di luna... percorsi sospesi e percorsi storici.

Il più storico decisamente questo.

Così come questo bellissimo pianeta, anche questo lungo percorso torna all'inizio, con le stesse motivazioni con cui era stato scelto per presentare la nascita di un'iniziativa escursionistica che, con umiltà, voleva offrire al circolo un'opportunità in più per conoscere l'ambiente montano.

Questo è un percorso storico davvero unico nel suo genere, un'opera di ingegneria civile prestata alle esigenze militari: una strada costruita dove c'era solo la montagna, traforandola con un percorso sinuoso quasi volesse anch'essa sfuggire agli occhi attenti e vigili del nemico.

Sotto di essa la Pianura Padana che attendeva trepidante l'esito del conflitto.

Mi piace pensare che l'esecutore, il tenente Giuseppe Zappa della 33^ compagnia del 5° Reggimento del Genio, non sia stato solo efficiente, ma durante lo scavo dell'ardita opera si sia fermato ad osservare anche lo splendido panorama che si vedeva da lassù: la Pianura, l'Adriatico laggiù da qualche parte, la lunga spina dorsale degli Appennini e, più vicino e ben visibili, le Piccole Dolomiti (che chissà se già allora venivano chiamate così) con il Gruppo del Cornetto e della Carega. Mi piace pensare che abbia aggiunto un nonsoché di lezioso al percorso, che abbia pensato al dopo, alla pace che sarebbe intervenuta prima o poi e a noi escursionisti che saremmo saliti a percorrere questa strada così affascinante con il viso per aria a caccia di scorci e panorami.

Mi piace pensare che non l'abbia realizzata solo per i rifornimenti militari, ma per noi.

L'imponente portale ci racconta chi ha realizzato tutto ciò, un'opera che già nell'idea dei suoi realizzatori sarebbe durata, avrebbe lei stessa sconfitto la guerra e si sarebbe donata alla storia: 1917, in pieno conflitto mondiale.

La giornata è stata un pò grigia, dalla pianura le nuvole salivano copiose sbiadendo i nostri colori ma non è possibile essere tristi o amareggiati: tutto quanto, anche se visto e rivisto mantiene inalterata la sua magia, quello spirito ingegnoso e caparbio che spesso ci ha contraddistinto come popolo, ci ha reso orgogliosi.

Salendo, sotto il lieve peso del nostro zaino riviviamo, impossibile negarlo, le fatiche di allora, entriamo in sintonia con tutto questo.

L'abbiamo percorsa fuori stagione, abbiamo scelto un momento di tregua turistica, in modo da poterla assaporare il più possibile in tranquillità.

Dentro e fuori la strada sale costantemente seguendo la logica del monte, traforandola quando la prosecuzione gentile era impossibile.

Infine le nuvole hanno smesso di salire e il cielo s'è via via schiarito: l'escursione ha ripreso colore.

Il Rifugio Achille Papa alle Porte del Pasubio

Foto ricordo all'ingresso dell'ultima galleria.

Avranno avuto le loro ragioni per scegliere proprio questa...

Quasi...

Quasi un pò di più... solo le donne questa volta

Solo alcuni...

E' stata un'escursione speciale per molti, me per primo: alcuni proprio la desideravano da tempo, altri ne avevano sentito parlare così spesso che volevano proprio vederla e c'era chi l'aveva già fatta più d'una volta ma l'ha rifatta volentieri.

Per me le 52 gallerie sono state come segmenti di un lungo cannocchiale con cui ho rivisto tutto quanto il cammino e le esperienze che ho condiviso con questo gruppo di persone e con chi ha partecipato nel passato: ringrazio tutti, indistintamente.

Molti hanno coronato un sogno, io sono tornato al punto di partenza da cui ripartirò con lo stesso slancio iniziale, con la stessa passione.

Tutti siamo tornati soddisfatti: questo itinerario non delude mai.