Foto escursione da Terres al lago di Tovel: divertente e insolito itinerario
A questa lunga avventura escursionistica manca solo un tassello importante, un weekend fuori mano per raggiungere una cima: la preparazione direi che è conclusa e quindi ben venga un'escursione un pò turistica, di svago e senza far troppa fatica.
Dovendo scegliere una destinazione conosciuta, come il Lago di Tovel, meglio andarci sul finire dell'estate, quando il turismo di massa ha esaurito la sua irruenza e questi luoghi facili da raggiungere, in auto o utilizzando navette, ritrovano un pò la loro immagina "da cartolina", perchè sulle cartoline, se ci fate caso, non c'è mai nessuno!
Ovviamente arrivare al lago di Tovel con i mezzi sarebbe stato troppo semplice e prevedibile, così come posteggiare in località Capriolo e salire per il Sentiero delle Glare: facciamola turistica, ma personalizziamola un pò questa escursione.
Siamo quindi partiti da Terres, salendo per una strada poco segnalata tra frutteti della Melinda, fino a raggiungere un piccolo parcheggio all'ingresso della Galleria: 2,4 km praticamente in piano, praticamente perche se c'era dislivello non ce ne siamo accorti, scavata all'inizio degli anni 2000 come canale irriguo per sostituire l'acquedotto del '800, dopo vent'anni circa diventa una comoda via di transito per la Val di Tovel.
Quando leggo insolito mi si illuminano gli occhi!
Cesta di caschi all'inizio e alla fine del percorso: peccato che la pioggia dei giorni precedenti li abbia inzuppati: li abbiamo trovati ancora bagnati e quindi li abbiamo ignorati.
L'uscita nel bosco
Dopo aver letto una simile descrizione, con che cuore uno sale al lago di Tovel in auto?
Il primo e il più bello dei laghetti effimeri che incontreremo. Dovrei dire "purtroppo che la giornata non era ancora sbocciata e il sole si nascondeva tra le diafane nubi che filtravano la luce che sapeva accendere i colori": avrei dovuto scrivere questo, ma davanti a questo lago, a quest'acqua trasparente tanto da sembrare una lastra di vetro per la colorazione leggermente verdognola tipica delle lastre spesse, la luce piena del sole nulla avrebbe saputo aggiungere a questa insolita, ed effimera, bellezza.
Ed eccoci sulle Glare ed il confronto con questa roccia antica che nonostante gli anni ancora non è stata avvolta e conquistata dalla vegetazione e il verde rigoglioso che l'avvolge divide chiaramente la nostra percezione del tempo: sotto di noi un passato antico che sembra accaduto da qualche giorno, attorno la contemporaneità degli alberi la cui lenta crescita ci fa sentire, al confronto, molto giovani.
In teoria l'escursione avrebbe dovuto concludersi qui: con la foto a bordo lago dopo la lunga escursione (poco dislivello, ma molto lunga).
Invece la giornata particolare, i colori, lo scenario decisamente incantevole ed il gruppo sempre più affiatato tanto che ci siamo accodati ai turisti che erano giunti fin lì comodamente ed abbiamo fatto anche il giro del lago, catturando scorci sempre più ricercati.
L'escursione, soprattutto nel momento della pausa per il pranzo, ha perso tutte le sue caratteristiche diventando gita: un'allegra e spensierata gita.
Al ritorno abbiamo voluto dipingerci tutti uniti su questo meraviglioso fondale che è questo effimero lago senza nome, prima di rientrare, di lì a breve, nel tunnel che ci avrebbe riportato al punto di partenza.
Siamo ripartiti, com'era ovvio, ma questa giornata allegra è ancora là che vive tra quegli alberi, si specchia in quest'acquamarina e osserva il grigio chiaro del Brenta silenzioso.
Giornate così ci vogliono ogni tanto.
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