Foto escursione giro delle malghe di Ortisé
Siamo lontani dalle montagne, noi di Cremona, e bisogna sempre cercare dei compromessi tra il viaggio e l'escursione: alle volte si indovina, alle volte un pò meno... altre volte si sbaglia. Basterebbe tornare dove si è già stati ed è piaciuto, andare dove molti altri vanno o nelle località più blasonate... ma questa mia fissazione, alle volte, prevaricante, di andare sempre in posti nuovi mi domina e prende sempre il sopravvento sulle mie decisioni.
"Di questo itinerario siamo sicuri apprezzerai, oltre algi spettacolari panorami, anche il sentimento di tranquillità e di silenzio che il paesaggio ti trasmetterà durante la ciaspolata" recitava la descrizione dell'escursione sul sito del Turismo Trentino.
Un pò di apprensione l'avevo comunque.
Ok, ciaspolata non pervenuta... l'anno è quello che è, ma tutto il resto obiettivo raggiunto, non c'è che dire.
Il paesino di Ortisè è davvero grazioso, allungato sul balcone che guarda Mezzana in Val di Sole: difronte ad esso l'orrendo complesso di Marilleva 1400.
La giornata non è proprio splendida, la grigia nuvolaglia spegne i colori, quasi volesse spingerli verso un antico bianco&nero d'altri tempi.
E un pò il tempo, in questi paesini, se non fermo rallenta, guarda la frenesia del fondo valle e contempla il proprio silenzio operoso, perchè il bosco... il fitto bosco alle sue spalle assieme ai pendii va curato, va mantenuto rigoglioso.
Se non fosse per le moderne auto che si intravvedono potrebbe essere una foto della mia infanzia.
Ben presto il cielo si tinge di azzurro, ma i colori rimangono ancora pochi: l'erba è arsa e pungente, attende una primavera che non sembra così lontana. Fa caldo, la salita iniziale ci ha aiutato a vincere il primo freddo patito appena scesi dall'auto.
Coloriamo noi il posto con le nostre giacche e gli zaini.
Giunti a Malga Bronzolo avremmo dovuto trovare la direzione per compiere l'anello previsto, ma, visto l'orario, un rilievo di cui non conoscevamo il nome, la dominava. Non era molto distante e quindi ci siamo recati lassù, non ancora appagati completamente: "... apprezzerai, oltre agli spettacolari panorami, anche il sentimento di tranquillità...". Fino a quel momento non avevamo ancora incontrato nessuno, il tondo rilievo che volevamo raggiungere sarebbe stato ancor più tranquillo!
Sali che ti sali il mondo montano si svela e nuovi panorami compaiono. Più si sale e più la neve aumenta e dietro lo sconosciuto rilievo la piana che porta al passo Valletta è una futura destinazione, perché dietro c'è la Val di Rabbi: mica pizza e fichi!
La giornata inizia la sua parabola discendente, si torna verso casa senza cercare l'itinerario ad anello che era previsto.
Le malghe di Ortisè sono su uno splendido balcone, con le Dolomiti di Brenta a far da prime della classe... ma basta salire un pò, basta aver curiosità e molto ancora si riesce a scoprire: l'escursione è un percorso definito, ma duttile, solo il tempo è il suo nemico.
... qui però un pò rallenta.
Leggere di questa giornata è stato un po' come esserci. Bellissimo
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