Foto Ferrata Giorda

In quest'anno fluido, dovendo cambiare la destinazione prevista, ho voluto recuperare questa splendida ferrata che mi era stata consigliata... anni e anni fa... da un caro amico durante il viaggio in pullman per raggiungere... ecco, la destinazione dell'escursione non la ricordo, che fosse la Ferrata alla Sacra di San Michele sul monte Pirchiriano sì.
Grazie Gianni Ghezzi, suggerimento finalmente realizzato.

La Sacra è un monumento imponente, ben visibile da lontano e davvero affascinante: vederla svettare dalla parete che si erge dalla via ciclabile della Val di Susa è emozionante: il perchè me lo sono chiesto in effetti e una vera risposta non sono riuscito a darmela.
Credo, oltre al valore religioso che comunque colpisce anche i non credenti, la Sacra domina innegabilmente la cima della montagna, dell'ultimo sperone di essa che si spinge sulla valle, allungandosi quasi per essere visibile nella sua unicità. Emana potere, il potere dell'essere lì, dell'essere guardiano e vedetta, polo d'attrazione per chiunque entri nella larga vallata.
E' la meta, dalla strada non si ha occhi se non per essa.
Non c'è quasi transizione visibile dal parcheggio alla parete, solo la stretta via ciclabile da attraversare: da una parte la fine del movimento automobilistico, dall'altra parte la parete da iniziare a salire... l'arrivo erroneamente percepito come vicino.





La salita, come l'antica mulattiera che parte dal paese, è fatta di arrampicate e di pianori quasi che anche raggiungerLa da quella via fosse necessario rispettare un'ardita Via Crucis, effettuare soste per contemplare quanto di meraviglioso s'erge attorno... prima di continuare il cammino, la salita.
La roccia aiuta poco, per tipologia e per frequentazione: lascia in alcuni punti come marmo obbliga a muoversi con attenzione, giocando sugli equilibri precari, coniugando forza e velocità per non scivolare. Da sotto, la parete rossa appare uniforme, invece si sale attraverso fessure e contrafforti, cenge a strapiombo e pareti che cadono senza interruzione. Più ci si avvicina e più Lei diventa sfuggente, si nasconde tra le fronde dei boschetti del monte, dietro nuove pareti che compaiono come a dissuadere e a dissuaderci... tentando con vie di fuga verso valle chi fosse già stanco di quella salita continua.




Noi abbiamo proseguito e ci siamo davvero divertiti: la fatica sparisce all'arrivo e rimangono nel ricordo solo quei momenti di meraviglia provati e, perchè negarlo, di autocompiacimento per essere giunti alla meta senza correre, senza fretta, dimentichi dello scorrere delle ore e concentrati sul momento.
Il tempo che dedichiamo è quello che serve.












Commenti

Post popolari in questo blog

PROGRAMMA ESCURSIONISTICO 2019

PROGRAMMA ESCURSIONI 2018

Programma Escursionistico 2017