Foto escursione rifugio Rosalba

Ritorno al rifugio Rosalba.

Era l'aprile del 1998, inizio del secondo anno di attività... di questa straordinaria e affascinante attività escursionistica. La giornata non era stata un granchè: ne ricordo solamente alcuni momenti, immagini poche e tutte ingrigite dalle nubi basse. Presentando l'attività di quest'anno avevo dichiarato che ci sarebbe stato il sole: le Grigne, montagne severe e spigolose, non hanno smentito la loro fama.

Sanno dare, ma bisogna conquistarsele.

Le nuvole correvano tra i pinnacoli, s'aggrappavano anch'esse quasi fossero scalatori che si stavano mettendo alla prova, nascondevano e svelavano... giocando come funamboli vestiti da pagliacci.

Desiderosi di ammirarle da vicino s'erano travestite, per schernirci, con la livrea autunnale, la caligine fredda ma non umida, ha creato scatti quasi poetici, copertine adatte per qualche romanzo gotico.

Ma quando il sole esce, la magnificenza di questo lago dall'insolita forma, conteso, almeno nel nome, tra due città s'impone e con esso le Grigne, padrone indiscusse di questo braccio di lago e catalizzatori di tutte le aspettative che i monti così rocciosi sanno instillare tra noi appassionati. Guglie, pinnacoli, vette, pareti... roccia, roccia vera, viva e esigente.

Ecco qui in posa per la foto, soddisfatti della giornata: in Grigna ci si deve disporre così... arrampicandosi fin dove si può!

L'attrazione che sanno esercitare questo tipo di montagne è davvero difficile da contrastare: la montagna non discende, la montagna sale da dove la vediamo fino alla cima e ci attrae... sirena di pietra dal canto muto, ma dal potere immenso.

Felici si ritorna a casa.