Foto escursione dell'11 gennaio

Una bella escursione in Val di Fumo all'omonimo rifugio: bellissima in estate chissà che meraviglia in inverno... no, la strada è stata chiusa quasi 14 chilometri prima... troppi.
Si cambia.
Escursione al rifugio Trivena in val Breguzzo: già fatta nell'inverno 2016, meritava di essere riproposta... no, sentiero chiuso per ordinanza comunale per pericolo valanghe.
Cambiando così in corsa ho proposto il Monte Censo, la montagna che domina Anfo sul lago d'Idro.
Escursione semplice, sconsigliatissima in estate per la bassa quota e per la mancanza di acqua sul sentiero e per essere sul lato più assolato del lago... che invece in inverno è un placet in più.
Giornata che si apre con nuvole alte e striate, a tratti plumbee, in altri momenti bianco-azzurre a mascherare il sole ancora tiepido.
La giornata è fredda, la promessa del sole solo nel pomeriggio, ma l'escursione è breve... una bella sgambata nel bosco verticale per raggiungere la croce di vetta sotto un bivacco malmesso, croce che si spinge sul lago per essere veduta anche dal solito bar dove ci fermiamo sempre quando passiamo da quel lago.
La salita si snoda nel bosco spoglio, che in un altro contesto sarebbe spettrale, la croce di vetta rimane celata dalle chiome degli alberi fino all'ultimo momento.
L'arrivo in cima o porta di suonare la campana avvinghiata alla croce ricolma, come sempre, degli adesivi dei gruppi che di lì sono passati: abitudine che non comprendo e non mi dilungo neppure a identificarli, a osservarli da vicino. 
La cima vera e propria non guarda nella stessa direzione e della croce, protesa verso l' estrazione del lago, ma si apre dopo uno spoglio boschetto verso nord, verso l'emissario... verso quel confine osservato da quanto ancora rimane delle postazioni militari. Sul fianco che  cade al lago, la fortezza di Anfo s'aggrappa come un serpente seguendone la morfologia, quasi invisibile.
Al bivacco sotto la croce, sul tavolato di legno, consumiamo il nostro pasto un po' infreddolito...  a c'è sempre un dolcetto, un cioccolatino o un biscotto condito con ironia a scaldarci: quando si può stiamo a tavola, altrimenti il "paninio", che vuol dire il pranzo al sacco, è più che sufficiente.
Facciamo un lungo giro per rientrare al parcheggio, dirigendosi verso il Forte di Cima Ora, un imponente costruzione su tre piani: non ci arriveremo... questa volta.
Ci addentriamo nella valle di Fontanafredda arrivando, tra sentieri agresti e strada provinciale al parcheggio.
La giornata nel frattempo è sbocciata: ci fermiamo sul lago, ma questa sponda è spopolato, i bar turistici sul lungolago chiusi come gli alberghetto. Forse sulla sponda opposta avremmo trovato, ma preferiamo fare sosta al bar del  attimo e rientrare a a casa presto.
La giornata è stata positiva, anche senza strafare abbiamo trascorso un buon sabato all'aria aperta.    





















Commenti

Post popolari in questo blog

PROGRAMMA ESCURSIONISTICO 2019

PROGRAMMA ESCURSIONI 2018

Programma Escursionistico 2017