Foto escursione Monte Palanzone

Una giornata di neve lontano da pericoli lungo la cresta di un monte.

Poteva terminare qui, appena iniziato, il racconto della giornata, dell'escursione sul Monte Palanzone nel Triangolo Lariano.

Non perchè non ci sia nulla da aggiungere o da raccontare, ma perchè in questo caso la sintesi sarebbe d'obbligo.

Neppure il viaggio in auto è stato degno di nota: nonostante fosse domenica non abbiamo trovato traffico e se non fosse stato per l'ottovolante fatta all'ingresso di Lecco per imboccare la strada giusta... colpa mia, mi piace sbagliare strada in quei complessi viadotti che hanno l'intento di facilitare il traffico... davvero non ci sarebbe stato nulla da aggiungere.

La salita al monte è un'ubriacatura di rilievi che si susseguono dolci e ripidi, ma mai lunghi: ingannevoli viene da dire, perchè la piramide aguzza della cappella votiva sembra sempre dopo l'ultima salita... ma non è così.

Non è un'escursione faticosa, perchè dopo il secondo rilievo si procede in cresta, una larga cresta senza pericoli dove sentirsi nel cielo limpido.

L'arrivo alla cappella piramidale è "affollato", non come il lago di Braies in estate, ma, per fortuna, ci si può tenere tutti a distanza.

E' una giornata di festa che ci fa guardare al domani con ottimismo, speriamo ben riposto.

Ritornando sui propri passi si enumerano i vari rilievi, più di quanto si erano percepiti salendo... gli erano occhi sempre puntati sulla guglia che svettava dietro l'ultima cresta tondeggiante.

E' stata davvero una bella giornata di sole e neve: ci voleva!