13 febbraio 2021
Monte Palanzone 1436 m
Tempo complessivo: 4,00 ore
Dislivello complessivo: 650 m
Partenza ore 6:00 dal parcheggio del CRAL
Il Monte Palanzone è una montagna che si trova nel Triangolo Lariano, ovvero quell’area delimitata e compresa tra i due rami del Lago di Como. E’ la seconda vetta più alta di tutto il Triangolo con i suoi 1435 m. E’ possibile compiere questa escursione tutto l’anno, anche in presenza di neve.
La passeggiata
parte dal parcheggio presso il Santuario della Madonna di Campoè, posto a pochi
chilometri di distanza da Canzo e facilmente raggiungibile dalla strada che
sale alla Colma di Sormano. I primi metri dell'escursione si svolgono su strada
asfaltata e bisogna indirizzarsi verso il Parco Avventura "Jungle Raider
Extreme", ampiamente pubblicizzato sin da inizio paese. Ha inizio quindi,
dopo alcune centinaia di metri, una sterrata che si inoltra nel bosco
mantenendosi sulla sinistra del parco sopracitato. Dopo alcuni minuti di
rilassante passeggio, si raggiunge un tornante destrorso laddove sorge
una palina segnavia, che suggerisce di proseguire a monte in direzione della
Bocchetta di Vallunga e della Cà della Svolta. La strada sterrata prosegue nel bosco
con dolce pendenza fino a condurci alla sella boscosa nota come Bocchetta di
Vallunga, crocevia di alcuni sentieri che però andranno ignorati. Bisogna
infatti mantenersi sull'ampia sterrata che solo successivamente diviene
sentiero e, senza più possibilità di errore, guadagna quota fino a raggiungere
la dorsale Orientale del Monte Palanzone. Con il bosco che va facendosi più
rado si raggiunge agevolmente una piccola cappella votiva, qui posta dal
Cai di Asso.
Evitando
il sentiero di sinistra, che traversa in piano le pendici Sudorientali del
Palanzone (segnavia per Bocchetta di Palanzo e Monte Palanzone),
si prosegue diritto mantenendosi sulla linea spartiacque fino a che essa si
impenna letteralmente. Sono circa un centinaio di metri di dislivello,
finalmente fuori dalla vegetazione e con panorami che vanno allargandosi verso
Nord e verso Sud, al termine dei quali non resta che da piegare a destra verso
la "discutibile" cappella di vetta. La
discesa avviene per il versante opposto, mantenendosi cioè sulla comoda e
panoramica dorsale Settentrionale che, dopo aver toccato la vetta del Monte
Bul, va a morire nella depressione della Bocchetta di Caglio. Chiari segnavia a
vernice ed una palina invitano ad abbandonare l'ampia dorsale per immettersi su
di un sentiero che scende dolcemente verso Nordest. Il percorso si sviluppa ora
per dolci e ameni boschi, compiendo un lungo giro fino ad incrociare una strada
sterrata, che andrà seguita fino a Caglio.
Evitando
il sentiero di sinistra, che traversa in piano le pendici Sudorientali del
Palanzone (segnavia per Bocchetta di Palanzo e Monte Palanzone),
si prosegue diritto mantenendosi sulla linea spartiacque fino a che essa si
impenna letteralmente. Sono circa un centinaio di metri di dislivello,
finalmente fuori dalla vegetazione e con panorami che vanno allargandosi verso
Nord e verso Sud, al termine dei quali non resta che da piegare a destra verso
la "discutibile" cappella di vetta.
La
discesa avviene per il versante opposto, mantenendosi cioè sulla comoda e
panoramica dorsale Settentrionale che, dopo aver toccato la vetta del Monte
Bul, va a morire nella depressione della Bocchetta di Caglio. Chiari segnavia a
vernice ed una palina invitano ad abbandonare l'ampia dorsale per immettersi su
di un sentiero che scende dolcemente verso Nordest. Il percorso si sviluppa ora
per dolci e ameni boschi, compiendo un lungo giro fino ad incrociare una strada
sterrata, che andrà seguita fino a Caglio.
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