Foto escursione alla malga Schwemmalm 2142 m
Escursione con le ciaspole... no.
Escursione sulla neve... ni.
Escursione in montagna, in una valle altoatesina davvero incantevole (la Val d'Ultimo) in una giornata dove il candore artificiale della neve sulle piste era l'unica nota bianca intorno a noi: nessuna nuvola in quel cielo limpido, dove il sole spadroneggiava indisturbato.
Abbiamo bucato la catena delle Maddalene per raggiungere Santa Valburga in Val d'Ultimo, adagiata in pieno sole fino alle alte sponde del lago di Zoccolo, le cui acque ghiacciate venivano tenute a freno dalla diga artificiale.
Traffico poco, parcheggio dell'imponente impianto che porta gli sciatori ai 2162 m della skiarena quasi deserto: giornata per escursionisti... giornata tutta per noi.
Gli abeti danno l'unica nota di colore ai pendii color miele e le case dai tetti in legno sembrano luoghi fatati dove rigenerarsi dal traffico delle città di pianura.
La carrareccia che percorre il bosco interseca sentieri e vie di accesso alle numerose baite che abitano la montagna, mai lasciata sola o incolta.
Non incontriamo nessuno, questa splendida porzione di montagna è tutta per noi.
Solo prima della malga Innereschwemmalm incontriamo due escursioniste che ci guardano sorprese e divertite, con lo sguardo di chi ha davvero piacere di incontrare altri... ma senza esagerare, continuando ad avere l'illusione d'essere in un luogo esclusivo.
Traffico poco, parcheggio dell'imponente impianto che porta gli sciatori ai 2162 m della skiarena quasi deserto: giornata per escursionisti... giornata tutta per noi.
Gli abeti danno l'unica nota di colore ai pendii color miele e le case dai tetti in legno sembrano luoghi fatati dove rigenerarsi dal traffico delle città di pianura.
La carrareccia che percorre il bosco interseca sentieri e vie di accesso alle numerose baite che abitano la montagna, mai lasciata sola o incolta.
Non incontriamo nessuno, questa splendida porzione di montagna è tutta per noi.
Solo prima della malga Innereschwemmalm incontriamo due escursioniste che ci guardano sorprese e divertite, con lo sguardo di chi ha davvero piacere di incontrare altri... ma senza esagerare, continuando ad avere l'illusione d'essere in un luogo esclusivo.
Alla malga Schwemmalm 2145 m troviamo gente, troviamo gli sciatori che divorano la neve artificiale con la fame di chi non sa se potrà soddisfare ancora la propria voglia. Le montagne intorno hanno solo residui, la fine di una stagione mai realmente iniziata.
Abbiamo ancora tempo, abbiamo ancora gambe e quindi decidiamo di posticipare la sosta sulla splendida terrazza della malga e saliamo al Monte Muta 2658 m, lambito dalla pista da sci.
Calziamo i ramponi, che compiono quel miracolo di trasformare una superficie ostile e impraticabile, in un piano duro sì, ma senza più pericoli.
Mi piace salire i pendii ghiacciati, sentire la presa delle punte, vincere la paura di scivolare: non è una conquista, una vittoria, ma solo un nuovo mondo che posso percorrere per poter andare ancora un poco più avanti a conoscere, a vedere altro di questo mondo insolito, verticale.
Al rientro a valle il sole non accenna a diminuire e ci regala un tramonto caldo, la luce morbida che accarezza senza sciogliere la poca neve che ammanta i pendii che congiungono la Val di Non trentina con la Val d'Ultimo altoatesina.
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