La prova del fuoco



Agosto scorso.
A passeggio con Giusy in piazza Stradivari, giornata torrida... non ricordo perchè eravamo andati proprio lì: ricordo che c'era il mercato, mercoledì o sabato... 
Nonostante il sole a picco ci fermiamo davanti alla piccola bancarella vicino all'entrata del negozio Libraccio. E' un piccolo carrello, dove ci sono libri a 2,00 €. Qualche volta ho trovato libri insoliti, altre volte libri che non avrei mai acquistato a prezzo pieno ma che comunque mi incuriosivano, mai libri dell'Editrice Nord della collana Cosmo Oro. L'oro della sovraccoperta riluceva sotto i raggi infuocati del sole, lui e altri. Mi blocco e inizio a scorrere i titoli.
Due titoli mi colpiscono: "Gli Amaranto" di Jack Vance e "La prova del fuoco" di John Brunner.
I titoli iniziano a rincorrersi nella mia memoria, premono tasti, si rincorrono sui ripiani, navigano tra i bit digitali, scavano nei ricordi...
"Gli Amaranto"... "La prova del fuoco"...
Non ho gli occhiali da lettura, il sudore gocciola dalla fronte e si adagia sulle ciglia distorcendo la visione: leggere la trama impresa impossibile. "Gli Amaranto" risvegliano ricordi, sono più sicuro di aver già incrociato il loro cammino (fisico e digitale però è il mistero da risolvere), mentre non ho ricordi definiti de "La prova del fuoco".
Ricorro all'aiuto del mio database online:


Lì c'è tutto l'elenco, sia dei libri fisici che di quelli digitali: è la stampella alla mia memoria, per districarmi tra quello che possiedo e quello che conosco senza possederlo. E' online, mi basta la connessione per avere aiuto per sciogliere i dubbi.
"Gli Amaranto" sono già sullo scaffale, "La prova del fuoco" no, anche se il dubbio rimane, è un dubbio forte. Scorro anche l'elenco digitale, ma nulla.
Ho molto altro di Brunner, autore importante che ha scritto capolavori come "Tutti a Zanzibar" o "Il gregge alza la testa" o "Il telepatico".
Questo troverà spazio vicino a loro.
Acquisto tutti e due, "Gli Amaranto" per Giusy, un capolavoro così non si può lasciarlo sul carrello a consumarsi al sole e poi non conosceva Vance.
Dopo qualche giorno lo registro nel database, aggiorno l'elenco online e me ne dimentico: verrà prima o poi il momento di leggerlo.
Per evitare che si perda tra gli altri della collana Cosmo Oro lo posiziono all'inizio della fila, così lo avrei ritrovato più facilmente.
Trascorrono i giorni, quelli di agosto con Giusy molto piacevolmente, poi ci sono le escursioni, i trekking... tante altre letture.
Qualche sera fa, terminato lo stupendo "L'altra Grace" di Margaret Atwood, desidero tornare alle mie prime letture, la SF: è il momento di leggere quel libro di John Brunner.
Libro interessante, non facile, perchè Brunner ti vuole concentrato e la sua SF è dotta, non è un romanzetto da leggere in treno con il brusio degli altri passeggeri a far da sottofondo. Ti chiede sempre un contributo di immaginazione intenso, di leggere tra le righe e di calarti nelle sue atmosfere: ti devi isolare per andare con lui.
Le pagine scorrono, alcune più velocemente di altre, i ricordi e le altre trame si ritirano come onde di maree fino a che... un dubbio, lo stesso di quella giornata di agosto, s'insinua e si mostra
Vado a verificare sul ripiano.



Doppio!
Stessa edizione, un compagno di tipografia.
Ho titoli doppi, ma per scelta, consapevolmente doppi: alcune sono edizioni migliori di quella posseduta, altre volte invece sono edizioni autografate dall'autore
Verifico il database, almeno numericamente, e tutto corrisponde, non ci sono altri errori: ne sono certo.
Quel giorno ho incontrato l'unico lacuna compiuta non avendolo aggiornato, 1 su 1050 titoli... una percentuale irrisoria in effetti, ma non consolante.
Cosa ne farò? Non lo so ancora.
Ho però capito che mi devo fidare delle mie sensazioni, anche difronte all'evidenza: un ulteriore approfondimento è sempre meglio.
Ho anche capito che la precisione è una tensione che non deve mai venire meno e che un database non aggiornato è come un'auto con l'indicatore del carburante guasto: non si va molto lontano e quando serve davvero ti abbandona.
Lo prendo come un test, una prova: la mia "Prova del fuoco".

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