Foto escurione Sentiero Attrezzato dei Pizzetti... mancato
Ebbene sì... non mi capita spesso di mancare l'obiettivo, di non saper interpretare la zona. Solo un'altra volta in Cadore, durante un soggiorno con la famiglia, non avevo raggiunto il rifugio che m'ero prefissato... beh, questa volta ho delle attenuanti.
Già la descrizione trovata spiegava di dover attraversare dei cortili (???), di chiedere agli abitanti locali (???), di far attenzione ai cartelli (???)... io avevo fatto di meglio: avevo contattato il responsabile dei volontari che gestiscono il rifugio Piazza.
Ero quindi sicuro e, memorizzate le indicazioni, siamo arrivati al parcheggio... dove non abbiamo trovato quello che mi avevano detto di trovare. Improvvisata la direttrice di marcia, abbiamo iniziato a chiedere: ogni testa ci diceva un itinerario diverso o ci rimandava alla partenza addirittura giù a Lecco (???).
Intanto il caldo allungava le sue dita umidicce, irritandomi.
Dopo un altro consulto con un altro responsabile dei volontari del rifugio, persona carinissima che ci ha salvato (sostanzialmente) la giornata... puntiamo all'obiettivo che avevo stabilito dopo aver percorso il leggendario sentiero dei Pizzetti (nel senso che deve essere una leggenda locale, visto che di indicazioni non ne abbiamo trovate): Crocione di San Martino attraverso il Sentiero Silvia.
Gran bella salita!
Dalla cappella di San Martino l'indicazione è chiara (finalmente!), inequivocabile (spettacolo!) e ben attrezzata con le solite, antipatiche catene che solo qui e sulle ferrate orobiche si trovano: comode se si sale a mani libere, scomode se necessita l'utilizzo del moschettone all'imbrago. La salita è diretta... in realtà è stata diretta fin dalla partenza avendo vagato su sentieri boscosi che portavano chissà dove... senza troppe ambiguità e su roccia granitica e ruvida: chi non s'era ancora cimentato in questo tipo di ambiente ha apprezzato la rugosità che rassicura.
Finalmente giunti alla meta...
... una ragazza del luogo ci racconta che il Monte San Martino, da cui ammiriamo un panorama meraviglioso sul sottostante lago, sta a Lecco come la faglia di San Andreas sta alla California: secondo lei e i locali prima o poi il monte crollerà sulla città, minato dall'erosione.
Facciamo la foto di gruppo...
... e ridiscendiamo al rifugio Piazza, con nuovi scorci sul lago e le montagne circostanti, per quanto ne sappiamo più solide.
Annesso al rifugio la cappella dell'ex Convento dei Cappuccini.
Il rifugio, che doveva essere chiuso, è invece aperto (coronamento di informazioni sbagliate sia pubblicate che date al telefono) e il coordinatore incontrato sulla via di salita ci omaggia, carinamente, della pubblicazione della zona, così che, in futuro, si raggiunga l'obiettivo prefissato.
Ma noi l'obiettivo l'abbiamo raggiunto comunque: giornata splendida, meno calda del previsto a voler vedere, panorami affascinanti, un pò di caccia al tesoro e un pò di erta salita ruvida su roccia: sentieri attrezzati e ferrate non mancheranno nel futuro di chi vorrà seguirmi, visto che la compagnia è sempre divertente.
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