16 - 17 marzo

Rifugio Margaroli 2194 m


Tempo complessivo escursione: 8,00 ore

Dislivello: 906 + 389 m

Partenza ore 5:00 dal parcheggio del CRAL





Nell’incanto solitario della Val Formazza

Dalla strada principale si scende al piccolo parcheggio situato in basso nel villaggio in riva al fiume Toce ove si può lasciare l’auto. Ci si incammina verso le ultime case dove sono ben visibili le varie paline segnaletiche e si inizia a salire. dopo un centinaio di metri, si devia a sinistra per un evidente sentiero.
In circa cinquanta minuti di sterrata fra annose e profumate conifere si arriva ai 1810 metri del Sagersboden dove c'e' la stazione terminale della seggiovia. Con la scelta di avvalersi della seggiovia, invece, si dimezzano i tempi di cammino (è consigliabile telefonarci per informarsi degli orari di apertura al pubblico). La stazione di partenza dell’impianto è a Valdo, e come detto arriva al Sagersboden. 
A Sagersboden la valle appare in tutta la sua bellezza, alte pareti di granito la incorniciano a nord e a sud mentre in fondo è ben visibile la mole bianca della Punta d’Arbola: bellissima montagna di oltre 3200 metri che si specchia nel Lago dei Sabbioni. Si prosegue lungo una mulattiera che, dapprima irta poi sempre più pianeggiante, conduce fino ai pressi del rifugio Myriam 2050 m. Per il rifugio Margaroli e il lago si continua diritto, attraverso le imponenti falesie che in estate ospitano numerosi arrampicatori e che offrono una roccia stupenda e grande varietà di itinerari. Il paesaggio innevato è lunare e la neve nella valle, spesso esposta ai forti venti da nord, viene modellata con le forme più strane. Ci si tiene sempre sulla destra del torrente e in meno di un’ora si è in vista della diga e del Rifugio Margaroli 2195 m. 
È meglio risalire il pendio a destra del rifugio poiché il sentiero che porta direttamente alla diga è esposto e facilmente ghiacciato. La vista da qui è a dir poco eccezionale: il lago ghiacciato ha un aspetto a dir poco nordico e tutto intorno luccica in maniera straordinaria e accecante. Si possono vedere le tracce che portano alla Scatta Minoia a sud e quelle che portano al Passo del Vannino e al Lago Sruer a nord. Se la temperatura è abbastanza rigida e le condizioni del ghiaccio ottime si può attraversare il lago per la sua intera lunghezza: sembra una piccola Alaska!

Nella mattinata di domenica si effettuerà un’escursione da decidere in base alle condizioni del manto nevoso e da concordare con il gestore del rifugio.

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