STO IMMAGINANDO UNA STRADA DI NOTTE
Il racconto, narrato in prima
persona al tempo presente, prende il via proprio con la frase che dà il titolo
al libro. Su questa strada ci sono due personaggi, che camminano tenendosi per
mano: Gerard e Ariane. Stanno sognando, perché il luogo non è reale e si divide
nettamente tra luce e buio, tra giorno e notte. I due personaggi sembrano non
conoscersi direttamente, ma nella terra del sogno si riconoscono come
complementari.
Durante la vicenda Gerard
dimostra di sapersi muovere meglio in quella terra e a lui Ariane si affida
completamente.
Camminano quando si ritrovano,
quando il loro sonno apre loro le porte di quel luogo dove si possono
finalmente incontrare e durante questo cammino incontrano alcuni personaggi e, come
nel libro “Le due vie del pellegrino” di C.S. Lewis, anche questi impersonano
un’entità definita e una qualità: Destino, Ombra e Tempo. Le azioni di questi
personaggi sono predeterminate, ma sapranno svincolarsi ed agire non solo
ciecamente.
Durante la vicenda i due
personaggi riusciranno finalmente a conoscersi, non più ostacolati dalla
quotidianità reale e materiale, lasciando libero sfogo alle loro tante
sfaccettature, con cui avranno anche forti contrapposizioni: Ombra sarà
l’artefice di tutto questo, avendo però un risultato per lui sorprendente.
La forza di volontà di Gerard e
l’abnegazione di Ariane riusciranno a sfruttare un meccanismo automatico che da
quella terra onirica pone un’ombra pesante sulla vita reale: una caverna dove
giganteschi martelli, come nel opera musicale divenuta film “The Wall”,
determinano la vita futura di chi s’incontrerà.
L’ingegno e l’amore che ormai
li unisce, consentirà un ritorno al reale secondo le loro intenzioni.
La forma narrativa in prima
persona aiuta il lettore a immedesimarsi nell'azione e a camminare anch'esso su
quella strada di notte, come in molti suoi sogni. L’ambientazione lineare con
personaggi fortemente caratterizzati dalle azioni e dal loro stesso nome, fanno
sì che la trama sia facilmente comprensibile e coinvolga velocemente. La
vicenda, carica di emozioni e colpi di scena, è dominata da una richiesta che
lentamente prende vita: come fare a influenzare il futuro? Come fare a
confrontarsi con se stessi e quale se stesso è quello reale? Quanto si è
disposti a sacrificare per mantenere quanto si è potuto trovare solo in quel
luogo? Le ambiguità della vita quotidiana, lì sono finalmente sconfitte e i due
personaggi possono finalmente vedersi per quello che sentono di essere: ma poi?
Come un puzzle che cade
disfacendosi Gerard e Ariane cercheranno di non essere smembrati anche loro,
privati di quello che hanno di più caro nel cuore.
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